Berceto è un paese sorto per motivi internazionali e da una decisione di due “stranieri”, due viandanti: il Re Longobardo Liuptrando e il Vescovo francese Moderanno diventato poi Santo Patrono del paese. Il motivo di questo interesse internazionale era ed è per la posizione geografica strategica che lo colloca nelle vicinanze (9 km) con uno dei Passi Appenninici più importanti d’Europa: il Passo della Cisa a 1041 m s.l.m. che apre la Padania alla Toscana, al mare Tirreno, alle Cinque Terre.
Avere una storia che inizia nell’VIII secolo (712) come Duomo di Berceto, già Abbazia, vuol significare essere la chiesa piu’ antica della Diocesi di Parma.
L’imponenza e maestosità del Duomo offre la possibilità di riflettere su Berceto e il suo ruolo nella storia.
Un Duomo bellissimo che si “affaccia” sulla Strada piu’ importante, di tutta Europa, dell’anno 1000, la Strada Romea o Via Francigena che conduceva tutti i pellegrini del Nord Europa sui luoghi della cristianità a Roma e ai porti per la partenza delle Crociate.
Migliaia di “stranieri” si sono fermati a Berceto.
Re, Imperatori, Papi hanno avuto modo di pernottare in questo posto che ha assunto anche un valore spirituale ed infatti oltre il Cristianesimo e quindi il Cattolicesimo ora Berceto è sede anche di un Monastero Buddista.
Un luogo piccolo, ma delizioso per la sua storia, la sua cultura, il suo cibo.
Sui bercetesi non tramonta mai il sole, perché abbiamo 3500 bercetesi a New York, 15 in Australia, 15000 a Parigi e poi siamo l’unico paese al mondo gemellato con i Lakota, gli indiani Sioux.
Viviamo, più del campanilismo, tipico dei paesi italiani, la nostra “missione” internazionale, di cittadini del mondo con un Sindaco, Luigi Lucchi, che considera l’oceano Atlantico una poccia, una pozzanghera, facilmente superabile in un sol balzo.
In questo luogo era naturale, a nostro avviso, che il più bello e completo Festival internazionale dei giovani vi approdasse.
Le stradine di Berceto accolgono con piacere la gaiezza giovanile di tutto il mondo e soprattutto i ragazzi di Berceto e quelli che vi si troveranno in villeggiatura durante l’estate desiderano farsi amici i giovani di ogni parte del mondo.
Non ci interessano i 10.000 gelati in più che si potranno vendere a Berceto, grazie ai giovani del festival, ci interessano le 10.000 conoscenze in più che potremo avere per essere cittadini, veri, moderni, del mondo.
Essere cittadini del mondo ci permette di difendere la nostra terra, le nostre tradizioni, la nostra cultura e il patrimonio che i nostri vecchi ci hanno affidato per lasciare ai nostri nipoti.
Non siamo global, contrastiamo il relativismo, ma siamo assetati di conoscenza e vogliamo incontrare altri assetati.

L’estate 2019 è una buona occasione.


Fonte Comune di Berceto